COMPENSO SOLO A RISARCIMENTO OTTENUTO
Nato e Rusudan Bitarishvili raccontano la morte della madre Nona
Siamo Nato e Rusudan Bitarishvili, siamo le figlie di Nona Bitarishvili. Quasi tre anni fa nel 2015, il 15 marzo, siamo uscite di casa io e mia madre con una nostra amica.
Stavamo andando alla Basilica di San Nicola, a Bari e mentre attraversavamo la strada, girando, un pullman non ha visto mia madre ed è successo un incidente.
Mia madre non ce l’ha fatta. Io ero davanti e quando mi sono girata ho visto mia madre cadere a terra e che perdeva sangue. Subito dopo è arrivata l’ambulanza che ci ha portato in ospedale al pronto soccorso di Bari. Io avevo perso conoscenza e mi hanno detto subito dopo che mia madre non ce l’aveva fatta per l’urto subìto. Ci hanno portato all’ospedale dove ho saputo che mia madre non c’era più.
Io ero in Italia da pochissimo, da un anno, non parlavo e non capivo l’italiano bene siccome io non conoscevo nessuno a Bari, non avevo tanti amici e neanche mia madre, ho chiesto un aiuto al datore di lavoro di mia mamma, quindi ho chiesto se loro conoscevano qualcuno che mi potesse aiutare per la cosa di mamma.
Poi non parlavo bene l’italiano quindi mi serviva una persona di cui mi potevo fidare; dalla mamma sapevo che loro erano persone molto gentili, affidabili e sono loro che mi hanno fatto incontrare Giacomo e Giuseppe di GIESSE che sono venuti a Bari a parlarci. Abbiamo fatto un contratto e ho firmato.
Siccome ero da sola, non avevo proprio nessuno qui in Italia, ogni volta che non capivo qualcosa Giacomo veniva a trovarmi a Bari, mi spiegava tutto, se non capivo ricominciava da capo. Mi spiegava bene prima di firmare una carta o qualcosa, ogni cosa che facevamo la spiegava benissimo. Era l’unica persona con cui potevo parlare dei miei problemi e che mi poteva aiutare, lo faceva sempre e lo fa ancora se gli chiedo qualcosa. Sono stati sempre loro che venivano da me a parlare oppure a firmare qualche carta.
Io mi sono sentita benissimo e mi sentivo al sicuro. Sentivo che mi potevo fidare di loro perché se non capivo mi spiegavano tutto e mi sono sentita al sicuro. Ha spiegato alla mia famiglia che lavorare con GIESSE era la scelta giusta.
Noi viviamo qui e stiamo continuando il sogno della mamma che voleva farci venire qui avere una vita migliore e continuiamo a vivere così, con il sogno di mamma.