Schianto in galleria: familiari risarciti dal Fondo vittime della strada

Risarcimento incidente stradale Bergamo: fondo vittime della strada

Mauro Contessi ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto il 9 marzo del 2007, nel bergamasco, a causa di un pirata della strada che durante un sorpasso azzardato lo ha costretto a perdere il controllo della propria auto. Grazie a Giesse Gestione Sinistri, il Fondo vittime della strada ha invece risarcito sia i familiari della vittima che gli altri automobilisti.

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La sua morte è rimasta senza il nome di un colpevole, e per i familiari al danno della perdita si era aggiunta anche la beffa di dover risarcire i danni subiti da altri due automobilisti coinvolti nell’incidente, fortunatamente per loro senza gravi conseguenze: solo in questi giorni il Tribunale civile di Trieste ha accordato un risarcimento ai parenti di Mauro Contessi, 39 anni, di Sellere, frazione di Sovere. A pagarlo sarà il Fondo vittime della strada, la cui copertura in Lombardia compete alla compagnia assicuratrice Generali.

Aveva sterzato di colpo, finendo però contro il cordolo a lato carreggiata e perdendo il controllo del veicolo: per questo motivo era finito a sua volta contro una Jeep Cherokee e una Fiat Marea. I veicoli in transito si erano fermati subito per prestare i soccorsi del caso, tranne il conducente del furgone che invece si era allontanato a tutta velocità facendo perdere le proprie tracce.

Purtroppo per Mauro Contessi non c’era stato nulla da fare, essendo morto sul colpo, mentre gli altri due automobilisti avevano riportato ferite fortunatamente non gravi. Sul posto erano intervenuti gli agenti della polizia stradale che, raccolte le testimonianze, avevano dato il via alla caccia al furgone pirata: nessuna traccia era stata però trovata. Ben diversa la questione per i familiari di Contessi: dopo il dolore della perdita, a loro era toccato anche il dover risarcire i due automobilisti rimasti coinvolti, pagando loro danni materiali e lesioni come disposto dal giudice di pace di Lovere in sede civile. In sede penale l’archiviazione dava comunque atto del fatto che il furgone pirata era stato «l’elemento scatenante dell’incidente».

Assistiti da Giesse Gestione Sinistri di Sirmione, società specializzata in risarcimento danno, i familiari si erano quindi rivolti al Tribunale civile di Trieste, per ottenere almeno il risarcimento per la morte di Contessi dal Fondo vittime per la strada e il giudice ha dato loro ragione, condannando Generali al risarcimento (sul cui ammontare per ora c’è riserbo, in attesa del pagamento).

«E’ stata fatta giustizia in memoria della vittima e dei suoi familiari – ha sottolineato Riccardo Rigonat, responsabile di Giesse – In mancanza del vero responsabile di questo tragico schianto i familiari, non bastasse l’enorme lutto subito, hanno dovuto vivere anni di angoscia nell’incertezza di non vedere neppure riconosciute le effettive responsabilità di chi ha causato l’incidente. Doveroso per questo ringraziare un appuntato scelto dei carabinieri che quel giorno rilasciò spontaneamente la propria testimonianza, permettendo in seguito al consulente del giudice di capire l’esatta dinarnica dell’incidente».

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