Rito abbreviato per il 66enne che investì anziano ciclista
SAN PIETRO. Inizialmente la procura archiviò le indagini non avendo sufficienti elementi a carico dell’automobilista. Il caso è stato riaperto su azione legale dei parenti della vittima
Ha chiesto il rito abbreviato A.P.S., il 66enne di Porto Cesareo che il 19 settembre 2017 travolse e uccise Salvatore Liperoti, 84enne originario di Crotone, mentre pedalava in sella alla sua bici lungo la provinciale che collega San Pietro Vernotico a Campo di Mare. L’anziano, dopo una vita trascorsa per lavoro in provincia di Milano si era da poche settimane trasferito a San Pietro Vernotico, dove avrebbe voluto trascorrere assieme alla moglie i successivi anni di pensione.
Per quell’incidente la Procura di Brindisi aveva subito aperto le indagini per chiarire le esatte responsabilità dell’investitore, ma non ravvisando elementi sufficienti a sostenere l’accusa in giudizio, aveva chiesto nei suoi confronti l’archiviazione.
I familiari si erano a quel punto affidati a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela del familiari di vittime di incidenti mortali con sede a Francavilla Fontana, che tramite i propri periti e legali fiduciari sono invece riusciti a ribaltare la situazione.
Incidente mortale ciclista Brindisi: la dinamica
L’incidente. Erano da poco passate le 18, Salvatore Liperoti stava pedalando sulla mountain bike con la quale amava percorrere lunghi giri attorno al litorale, lungo il tratto perfettamente rettilineo della provinciale che collega San Pietro Vernotico a Campo di Mare, in contrada Lianzi. All’improvviso, secondo la testimonianza di un automobilista, l’anziano avrebbe leggermente sbandato. Il primo mezzo giunto nella stessa direzione di marcia, un furgone, lo aveva sorpassato senza problemi, purtroppo subito dopo era però sopraggiunto A.P.S., che lo aveva invece centrato in pieno con la parte anteriore destra del suo Suv Renault Koleos.
Liperoti era stato dapprima violentemente sbalzato sul parabrezza e subito dopo scagliato a terra, sull’asfalto. Sul posto era sopraggiunta un’ambulanza con personale del 118 ma per l’84enne, ormai, non c’era già più nulla da fare.
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